Speciale Torino

QuaLife – Mi prenoto una camera e due biciclette

di Moreno D’Angelo

Bici per gli ospiti degli hotel. E che bici. La start up QuaLife lancia un servizio in affitto per la clientela degli alberghi. Una sfida innovativa con mezzi italiani altamente tecnologici che guarda al futuro per una nuova mobilità anche in vacanza.  

L’idea che sta entrando nel vivo, dopo un anno di gestazione, è di Paolo Bernardi, amministratore delegato di QuaLife di Collegno. Una start up con grandi ambizioni come quella di dare la possibilità agli albergatori, senza l’onere dell’acquisto, di mettere a disposizione dei clienti un servizio bike anche elettriche di grande qualità e sicurezza made in Italy. Un discorso rivolto anche alle pubbliche amministrazioni.  

L’iniziativa, espressione della sezione “City Bike Cool”, parte da Torino, città ad alta vocazione turistica in cui il ricorso alla cicloviabilità è sempre più diffuso.

Bernardi è un appassionato di biciclette e un ex albergatore che con questa innovativa idea è riuscito a unire queste due sue esperienze.

Gli “obiettivi alti” della società cooperativa di Collegno puntano in modo complessivo alla mobilità del futuro: «Mobilità intelligente, turismo sostenibile, condivisione e risparmio nell’utilizzo delle risorse, rapporti diretti tra produttori e consumatori per rendere il mondo un posto migliore nei prossimi 20 anni».

Nel concreto il sistema in fase di lancio offre la possibilità di fornire un noleggio di biciclette elettriche e non (con tutti gli accessori casco e sotto casco compreso), senza l’onere dell’acquisto del bene, attraverso un servizio basato su mezzi di ottima qualità, in piena efficienza e con manutenzione, senza che l’albergatore se ne debba occupare. Per questo è stato anche previsto un servizio di pronto intervento per operare sul parco bici in locazione.

E’ evidente come le bici prese dalla clientela di un albergo assicurino un utilizzo decisamente più attento nell’evitare danni di ogni genere rispetto a quanto emerso dalle catastrofiche esperienze di rent bike  metropolitano generalizzato, massacrato da furti e vandalismi.  

Sul tema bici in affitto nella Pubblica amministrazione Bernardi precisa: «Si pensi alle bici utilizzate da un Comune per i propri vigili. Adottando il nostro servizio ci si liberebbe da ogni discorso di manutenzione, che resterebbe a nostro carico, ricorrendo a mezzi di alta qualità adattabili ai vari servizi, rendendo il tutto più efficiente e meno costoso». E aggiunge: «Attraverso questo sistema l’hotel non solo offre un nuovo servizio alla clientela ma può anche usufruire di una interessante fonte di reddito. Infatti dopo tre giorni di utilizzo viene completamente ammortizzato il costo del servizio (canone mensile) e tutto il resto è un reddito per l’operatore alberghiero».  

Ovviamente l’albergatore può operare il servizio alle condizioni che preferisce o offrire le biciclette come benefit nel pacchetto soggiorno.    Certamente accattivante il ricorso a modelli, tutti di ultima generazione, completamente personalizzati, sia nei colori che negli allestimenti, per far sì che il mezzo sia immediatamente riconoscibile. Sotto questo aspetto i mezzi possono rappresentare un significativo veicolo di visibilità e pubblicità riportando il logo degli hotel.

Il servizio offerto da QuaLife però non riguarda solo grandi alberghi ma si rivolge a ogni tipo di struttura turistica  compresi i bed and breakfast.

Anche in materia di sicurezza questo sistema offre particolari garanzie, specie per i mezzi elettrici, grazie al tracciamento GPS. Un modo per superare i rischi di furti e vandalismi. QuiLife ha anche messo a punto una app e percorsi turistici on line mirati ad orientare ciclisti e turisti sul territorio. Un ulteriore ramo della start up si occupa di commercializzazione di bici elettriche.

«Le bici che utilizziamo per il nostro servizio sono prodotte, secondo le nostre esigenze e indicazioni, in Italia» precisa il fondatore di QuaLife ricordando come questa iniziativa non rappresenti solo una sfida tecnologico commerciale ma un modo per agevolare lo sviluppo di nuove forme di mobilità e turismo, in chiave ecologista, che saranno sempre più presenti nei prossimi decenni.

«Crediamo fortemente in questo progetto di mobilità che guarda al futuro e prevediamo si possa estendere molto presto ben oltre il livello regionale» conclude Paolo Bernardi orgoglioso della sua sfida a due ruote che lancia verso l’universo delle migliaia di alberghi italiani. Dopo tutto le strutture turistiche che più hanno puntato su salute e benessere sono quelle che hanno tendenzialmente riscontrato risultati decisamente positivi.

Certo il futuro guarda alle due ruote ma sono sempre dolenti le note sugli investimenti dei Comuni in materia di cicloviabilità, compresa la nostra Torino, per dare ulteriore slancio a questo modo ecologico e salutare di muoversi che conquista sempre più persone non solo per un uso domenicale ma come ordinario mezzo di trasporto anche in vacanza.

Maggiori informazioni si trovano sul sito ufficiale: citybike.cool

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