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Fondazioni bancarie e IntesaSan Paolo rilanciano l’hub dell’innovazione a Torino

Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione Cassa di risparmio di Torino, seconda e terza fondazione bancaria italiana per entità di patrimonio, e Intesa Sanpaolo Innovation Center, centro di competenza del Gruppo Intesa Sanpaolo dedicato all’innovazione di frontiera e al supporto delle startup, rinnovano la partnership per continuare a supportare la crescita dell’ecosistema dell’innovazione e rafforzare il posizionamento strategico di Torino come hub attrattivo a livello internazionale, sottoscrivendo un nuovo Protocollo d’intesa della durata di due anni.
I tre partner proseguiranno la collaborazione con Techstars, uno dei principali operatori a livello mondiale per la crescita delle startup, avviando per il biennio
2024-2025 il Programma di accelerazione Techstars Trasformative World Torino, volto ad attrarre, selezionare e accelerare imprese ad alto potenziale italiane ed estere operanti in settori di grande tendenza e in tecnologie avanzate nel rispetto dei criteri Esg (Enviromental Social, Governance), Sdg (Sustainable Development Goals), Net Zero e di Circular Economy.
Inoltre, i tre partner si propongono di allineare gli impegni a sostegno delle startup innovative e massimizzare le sinergie e gli impatti di questa e altre eventuali iniziative sul territorio, per esempio attraverso la messa a disposizione di pacchetti di softlanding per l’insediamento sul territorio torinese dellle startup, il loro indirizzamento verso ulteriori percorsi di valorizzazione di istituzioni italiane ed europee e la facilitazione della ricerca di partner tecnologici e investitori in Italia e all’estero, anche con l’organizzazione di eventi dedicati.
La collaborazione con Techstars ha consentito, dal 2020 al 2023, la realizzazione alle Ogr Torino – venue and networking hub del Programma – di quattro percorsi di accelerazione: due rivolti a startup peranti nel settore della smart mobility (Techstars Smart Mobility Accelerator, nel 2020 e nel 2021) e due dedicati a startup con tecnologie per le smart city (Torino Cities of the Future Techstars Accelerator, nel 2022 e nel 2023). Le due grandi Fondazioni torinesi e il Centro per l’innovazione della prima Banca del Paese continueranno a mettere in comune competenze, idee, tecnologie e risorse con l’impegno di creare nuove opportunità d’impresa per Torino.
Il Programma punta a investire nelle startup più promettenti e a superare gli importanti risultati ottenuti dal 2020 al 2023, con 45 startup italiane ed estere accelerate selezionate su oltre 1.300 candidate, oltre 85 milioni di euro di capitali raccolti, oltre 50 accordi di proof of concept (test per la fattibilità tecnica ed economica) con committenze italiane, circa 500 posti di lavoro creati e due exit (vendite di quote di capitale).
Grazie al Programma precedente, tra il 2020 e il 2023 l’attrattività internazionale di Torino quale hub dell’innovazione è cresciuta, attirando un numero crescente di startup da oltreconfine: due terzi delle 45 accelerate e il 90% delle oltre 1.300 candidate sono estere, con una progressiva crescita del numero di Paesi di provenienza (dai 55 del 2020 ai 65 del 2023). Quattro delle 30 startup straniere accelerate hanno scelto di rimanere in città, aprendo una sede di diritto italiano per dare continuità alle sinergie instaurate con il territorio. Numeri importanti che trovano conferma anche nell’ultimo Global startup Ecosystem Report, pubblicato da startup Genome, che vede Torino tra i primi 35 ecosistemi europei più attrattivi in termini di affordable talents.
L’impegno profuso dai tre partner con l’ausilio di Techstars per rafforzare il tessuto imprenditoriale e innovativo locale è testimoniato dal crescente numero di startup torinesi accelerate, ben 6 sulle 15 italiane, e dalle sinergie sviluppate con più attori del territorio: la Municipalità di Torino con la piattaforma di testing Torino City Lab, la Casa delle Tecnologie Emergenti, l’Università e il Politecnico di Torino, la Fondazione Piazza dei Mestieri, il master della Escp Business School, il Gruppo Intesa Sanpaolo e la Fondazione Links.

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