Editoriale

Diamoci da fare

di Andrea Doi

“The way to get started is to quit talking and begin doing”. (Walt Disney) La strada giusta per mettersi in attività è smettere di parlare e cominciare a fare, sosteneva il papà di Topolino & Co. Un consiglio diventato per molti uno slogan. Sono le prime parole che mi sono balzate alla mente quando mi è stato proposto dall’editore di dirigere questo giornale. Non mancano le domande, che mi vengono fatte quando parliamo di questa avventura. «Un nuovo giornale? Di carta?», «Ne avete di coraggio», «Nessuno legge più i giornali». Dubbi legittimi. E allora ho provato ad immaginare un giovane che decide di avviare un’impresa. «Un’altra?», «Ne hai di coraggio», «Nessuno ne apre più con questa crisi». Stesse domande, ipotizzo. La paura di buttarsi e il timore di non soddisfare le aspettative nei nostri confronti sono il vero nemico. Più dell’alibi della “crisi”. Cominciare a fare, dunque, mi sembra il migliore dei suggerimenti, l’antidoto alle paure e allo scetticismo. Un altro pensiero mi è venuto in mente intanto che l’editore mi raccontava del progetto “Start Hub Torino”: purtroppo molte neonate imprese e start up del nostro territorio, come tante isolette dello stesso arcipelago, non sono collegate tra di loro da nessun mezzo di trasporto. Non comunicano, spesso non si “conoscono”. Noi non abbiamo la sfacciataggine di diventare il punto d’incontro di tutte queste realtà, ma quello di voler ospitare le loro esperienze. Abbiamo quindi la presunzione di fornire non solo un quadro aggiornato in termini di dati, con interventi e commenti, ma soprattutto di dar voce a quanto avviene negli incubatori, tra gli investitori e tra i giovani startupper. Nell’incontro con i protagonisti della nuova imprenditoria innovativa si riscontrano entusiasmo, flessibilità e rapidità nelle decisioni. Si tratta di sfide, scommesse che trovano nella genialità italiana un terreno fertilissimo. Non potrebbe essere altrimenti per un settore che davvero guarda ad un futuro che sarà sempre più caratterizzato da una quota, ora impensabile, di soggetti “imprenditori di se stessi”. Il nostro contributo è accettare la sfida. Con un mix di orgoglio e speranza riteniamo che Start Hub Torino non sarà solo un approfondimento per “addetti ai lavori”, ma anche per chi intende avvicinarsi a questa realtà.

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