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La sede dell’Istituto per l’Intelligenza Artificiale a Torino

TORINO sarà la locomotiva di un percorso che non riguarda solo la città ma che avrà effetti su tutto il Paese”.

Così, a margine di un sopralluogo in una scuola, la sindaca Chiara Appendino commenta la scelta del capoluogo piemontese come sede dell’Istituto per l’Intelligenza Artificiale, “un asset importantissimo per il futuro non solo del nostro Paese ma a livello europeo”.

Partendo dal dossier predisposto per la candidatura, “adesso si comincia – assicura Appendino -, e già dalla prossima settimana saremo operativi con il tavolo in modo tale da portare avanti un progetto in parte già fortemente definito”.

Quanto alla scelta di Milano come candidata per il Tribunale unificato dei brevetti, ruolo al quale aspirava anche TORINO, la sindaca non la vede in ottica di ‘sconfitta’ ma di collaborazione. “La scelta – rileva – penso sia stata di identificare nelle due città due vocazioni, anche fortemente complementari. La collaborazione fra le due città è forte e deve continuare a esserlo. Se Milano, e quindi l’Italia, riesce ad ottenere il tribunale dei brevetti, ci guadagna anche TORINO – conclude Appendino – e viceversa, dal lavoro che noi faremo sono certa ci guadagnerà anche Milano. Quindi lavoriamo in un’ottica di collaborazione di asset del nord ovest”.

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