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AIDDA: da più di 60 anni a fianco delle imprenditrici

“Sostenere l’imprenditoria al femminile, il ruolo delle donne manager e delle professioniste”: questa è la mission di AIDDA, acronimo di Associazione Imprenditrici e Donne Dirigenti di Azienda. Un obiettivo in effetti davvero in linea con i tempi, vista anche la preoccupante quota di donne inoccupate in Italia, eppure AIDDA è attiva dal 1961, data in cui venne fondata a Torino, anche se è nello scorso anno, il 2023, che ha ottenuto la personalità giuridica e l’importante qualifica di Ente del Terzo Settore.
Con le sue 800 iscritte e ben 13 delegazioni regionali quest’associazione è diventata un vero e proprio punto fermo per le donne che assumono ruoli di responsabilità nel tessuto socioeconomico italiano, contribuendo attraverso idee, testimonianze a rappresentare il mondo professionale ed imprenditoriale femminile. Le sue socie rappresentano peraltro un fatturato dal oltre 12,5 miliardi di euro con oltre 35.000 dipendenti all’attivo.
Gli esordi di questa associazione ci riportano al 1960 quando Elisabetta Tamagnone durante il volo inaugurale di Alitalia sulla linea Italia-Olanda ha occasione di incontrare e conoscere Betsy Kiek Wolffers, Presidente olandese della FCE – Femmes Chefs d’Enterprises, un’associazione attiva in tutta Europa. Rimasta colpita dall’idea e dalle attività promosse, la Tamagnone decide di replicare questo modello anche in Italia, ancora indietro rispetto agli stati nord-europei sulla questione dell’emancipazione femminile, ed intraprende una stretta corrispondenza con Yvonne Edmond Foinant, presidente europea della FCE.
Ben presto Elisabetta riesce a mettersi in contatto anche con le poche altre donne che ricoprivano ruoli di responsabilità a Torino e nel 1961 fonda con altre 9 socie l’AIDDA. Così vengono elaborati lo Statuto e stabiliti finalità ed obiettivi che permettono una rapida espansione nella Penisola nonché l’avvio di diversi convegni ed attività, vale la pena di ricordare il primo, “L’evoluzione della donna italiana nei posti di responsabilità”. Oggi la presidente è Antonella Giacchetti, dottore commercialista in Firenze.
Ma di cosa si occupa AIDDA oggi? Tra le attività più recenti va senz’altro ricordato il ruolo di host del W20, gruppo di interesse della società civile che ha come scopo quello di elaborare proposte di policy per i leader dei paesi membri del G20 sulla parità di genere, del 2021. Ma un’altra iniziativa degna di menzione è la partnership triennale con UniCredit finalizzata a promuovere il ruolo economico e sociale dell’imprenditoria femminile. Questo accordo è parte del più ampio percorso UniCredit4Women, che mira a facilitare il dialogo e l’incontro tra il settore bancario e il mondo femminile, evidenziando l’impegno della banca nel valorizzare il talento e le opportunità di crescita per le donne. L’accordo prevede che AIDDA, in collaborazione con UniCredit, avvii un percorso formativo e informativo sulla trasformazione economica innescata dalla pandemia. Questo percorso si concentrerà sulla transizione ecologica, la verifica dei modelli di business alla luce dei cambiamenti negli stili di vita e nei modelli di consumo, nonché sulle necessità di sostenibilità ambientale e sociale. Infine AIDDA finanzia anche diversi progetti universitari e borse di studio per incoraggiare le giovani donne a non abbandonare gli studi.

Riguardo la sezione locale, la presidente della delegazione Piemonte e Valle d’Aosta, eletta lo scorso anno per un mandato triennale è Valeria Panini. L’imprenditrice, filantropa e business angel, emerge come una figura poliedrica con un background che spazia dall’agonismo sportivo alla leadership aziendale. La sua dichiarazione di investire non solo risorse ma anche sogni in progetti innovativi riflette un impegno profondo verso l’innovazione e l’impatto positivo sulle persone.
Operando secondo principi chiave di sostenibilità, benessere sul luogo di lavoro e la salute come missione sociale, la neo Presidente imprime una direzione etica e responsabile alle sue attività imprenditoriali. La sua visione si concentra sull’applicare criteri di sostenibilità, incorporando il benessere dei dipendenti come elemento centrale della cultura aziendale e promuovendo la salute come parte integrante della missione sociale.
Il suo passato da sportiva agonista suggerisce un approccio determinato e orientato al successo, mentre il suo attuale ruolo di business angel indica una volontà di sostenere e promuovere nuove iniziative imprenditoriali che rispecchiano i suoi valori. L’investimento non solo di risorse finanziarie, ma anche di sogni, sottolinea l’entusiasmo e la dedizione con cui affronta le sfide imprenditoriali.
In un panorama imprenditoriale sempre più orientato verso la responsabilità sociale, l’impegno della neo Presidente a integrare sostenibilità, benessere e salute come pilastri fondamentali del suo operato rappresenta un esempio ispiratore. La sua leadership riflette la consapevolezza dell’importanza di un approccio olistico al business, dimostrando che l’innovazione e il successo possono andare di pari passo con l’attenzione al benessere delle persone e all’impatto positivo sulla società.

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