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Startup tech, l’Europa supera gli Usa, ma l’Italia rallenta

Nel 2023 l’Europa ha superato gli Stati Uniti in termini di formazione di nuove startup tech, con una stima rispettivamente di 14.000 e 13.000 nuovi fondatori, ma nel Vecchio Continente resta più difficile l’accesso ai capitali, specialmente al sud. Lo rileva il report ‘State of European Tech 2023’, pubblicato annualmente dal fondo di investimento Atomico per fare il punto sull’ecosistema tecnologico europeo.
Se la creazione di startup è rallentata a livello globale e in Europa (a causa di un calo del numero di founder alla prima esperienza), i fondatori esperti continuano a innovare a ritmo sostenuto. Tuttavia, grazie al maggiore accesso ai capitali nell’ecosistema statunitense, le startup tecnologiche americane hanno il 40% in più di probabilità di ottenere finanziamenti con capitale di rischio entro cinque anni dalla fondazione. Questo nonostante il fatto che, una volta che le aziende si assicurano un primo round di investimenti Seed, la probabilità di raggiungere una valutazione di un miliardo di dollari è la stessa in Europa che negli Stati Uniti.
Il report di Atomico sottolinea dunque la necessità di garantire alle startup europee lo stesso accesso al capitale, e quindi alle opportunità, delle loro controparti statunitensi.
Questo problema è particolarmente sentito nell’Europa meridionale che, se rappresenta il 4% del Pil mondiale, riceve solo l’1% degli investimenti tecnologici privati globali, il che suggerisce come l’accesso al capitale sia una vera sfida per la regione.
Problema che tocca anche il nostro Paese, in quanto secondo la fotografia emersa dall’indagine, calano del 63% gli investimenti nel settore tecnologico in Italia, passando dai 2,4 miliardi di dollari nel 2022 agli 890 milioni del 2023. Il settore, che conta oltre 78.000 addetti (+ 20.000 in un anno) e più di 40.000 aziende, si conferma comunque vivace, aggiudicandosi il quinto posto in Ue per creazione di startup e il settimo posto per aziende tecnologiche finanziate. In Italia anche uno dei 36 megaround europei da 100 milioni di dollari e oltre, realizzato dalla società lombarda D-Orbit impegnata nella logistica spaziale.
Dal punto di vista del numero di aziende tech finanziate e non finanziate in Europa, l’Italia è al quarto posto (40.773), mentre la Spagna è al quinto (32.468). Questo, secondo il rapporto di Atomico, indica quanto l’Europa meridionale potrebbe prosperare con un maggiore accesso ai capitali.