L’export traina il Piemonte
Nel panorama economico incerto del Piemonte, l’export rimane un pilastro fondamentale nonostante le sfide incontrate. Secondo la recente indagine biennale condotta da Confindustria Piemonte, Sace e Unioncamere Piemonte su un campione di 610 aziende, emerge un quadro sorprendente: il 91% delle imprese della regione ha mantenuto o addirittura incrementato il proprio fatturato all’estero dal 2020.
Le relazioni commerciali internazionali sono un elemento distintivo: oltre il 38% di queste aziende ha stretto legami commerciali con più di dieci Paesi diversi. Nel dettaglio, durante gli ultimi tre anni, il 55% delle imprese piemontesi ha mantenuto una stabilità nella quota del fatturato proveniente dall’estero, mentre il 36% ha registrato un aumento e solo il 9% ha segnalato una diminuzione.
In termini di impatto economico, nel 2022, l’export ha inciso sul 37,6% del totale del fatturato, ma quando si esamina il 50% delle imprese più attive sul mercato internazionale, questa percentuale sale significativamente al 63%.
Guardando al numero di nazioni coinvolte, emerge una varietà di approcci: il 38,2% delle aziende si relaziona con oltre 10 Paesi, il 28% opera tra 5 e 10 nazioni, mentre il 33,7% ha rapporti commerciali con meno di 5 Paesi.
Un dettaglio interessante è che tra le imprese attive in più di 10 Paesi, il 59% sono piccole aziende, il 35% sono di medie dimensioni e solo il 6% rientra nella categoria delle grandi imprese. Questo sottolinea il ruolo vitale delle realtà aziendali più contenute nel tessuto economico internazionale del Piemonte.
“Siamo la quarta regione italiana per esportazioni, si tratta di un risultato che si costruisce giorno dopo giorno partendo dalle nostre scuole e università per la formazione, prosegue nelle aziende dove innovazione e investimenti sono continui e arriva in tutto il mondo e nelle più importanti filiere globali. Per affiancare e sviluppare questo percorso nel 2020 abbiamo istituito la Commissione Internazionalizzazione e Attrazione Investimenti composta da imprenditori nominati da ciascuna delle otto territoriali piemontesi di Confindustria”, hanno detto Marco Gay, presidente di Confindustria Piemonte e Alessandro Battaglia, delegato all’internazionalizzazione di Confindustria Piemonte.
Nonostante la frenata del commercio globale, nel 2024 l’export resterà’ in Italia la prima voce a supporto del Pil, confermandoci come sesto Paese esportatore a livello globale. “Ciò è indicativo della continua e alta richiesta estera dei nostri prodotti, del nostro saper fare, del nostro Made in Italy in un quadro di incertezza dovuta allo scenario geoeconomico e geopolitico”, ha detto Barbara Beltrame Giacomello, vicepresidente per l’Internazionalizzazione di Confindustria, sottolineando che “in un contesto di riposizionamento delle catene produttive, i tessuti imprenditoriali fortemente internazionalizzati che si caratterizzano per la loro continua propensione estera, come quello piemontese, sono essenziali per guidare il posizionamento dell’Italia nello scenario internazionale”.