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Italvolt, la startup dell’auto elettrica investe a Torino

Chiunque si si anche solo affacciato sul mondo delle auto elettriche si sarà reso conto dell’importanza capitale delle batterie per questo tipo di vettura, e di quali criticità esse possano creare.
Infatti è proprio nello stoccaggio dell’energia che più si è concentrata l’industria dell’auto elettrica negli ultimi anni con risultati notevoli, pur restando di non semplice soluzione la questione riguardo lo smaltimento e la penuria di materie prime.
In ogni caso l’aprirsi dell’Europa all’auto elettrica nell’ottica del Green New Deal ha portato una nuova ventata di investimenti su questo tipo di tecnologia. Italvolt, startup fondata anni addietro dall’imprenditore svedese Lars Carlstrom, si inserisce in questo solco ed investe nel torinese con l’ambizioso progetto di riqualificare ex sito Olivetti di Scarmagno (Torino).
Sorgerà infatti in questo antico impianto industriale una nuova gigafactory, ovvero una fabbrica preposta alla costruzione di batterie al litio per auto elettriche, e sarà la più grande d’Europa.
L’impianto avrà una capacità produttiva a regime di 45 gigawatt, ampliabile fino a 70 gigawatt, per un investimento di ben 3,4 miliardi di euro.
Lars Carlstrom non si ferma all’Italia: l’imprenditore ha già annunciato la costruzione di un’altra fabbrica di batterie per automobili, questa volta negli Stati Uniti. La nuova società si chiamerà Statevolt e porterà alla costruzione di uno stabilimento nella Imperial Valley in California in grado di offrire una capacità annua di 54 GWh una volta completato, sufficiente per circa 650mila veicoli elettrici.

Edoardo Valle

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