Riflessioni

EDU TECH: l’università nel Metaverso

Nel maggio di quest’anno l’università Aldo Moro di Bari si è lanciata nel Metaverso, primo ateneo in Italia, costruendo un ambiente didattico popolato da studenti e docenti “avatar”. A Luglio il giovanissimo Edoardo Di Pietro si è laureato a Torino in comunicazione e ICT “sul” Metaverso e “nel” Metaverso. “Tra presente e futuro: l’impatto del Metaverso sulla società. Analisi e applicazioni con il caso studio Tembo su Minecraft” è il titolo della sua tesi, discussa in presenza al Campus Einaudi dell’Università di Torino e contemporaneamente, attraverso un avatar, all’interno di un mondo virtuale sulla piattaforma Spatial. 

Il digitale sembra destinato a cambiare radicalmente il mondo dell’istruzione e della formazione, almeno quanto quello del lavoro.
L’Educational Technology sta diventando un settore sempre più attrattivo per start up e investitori.
La School of Management del Politecnico di Milano ha istituito tra i sui Osservatori un centro di studi sulle dinamiche dell’Educational Technology. Questi i numeri dell’Osservatorio EdTech relativi ad un settore che anche in Italia è sempre più in crescita.

Nel nostro paese le imprese nell’ultimo anno hanno investito circa la metà del proprio budget per la formazione in strumenti e supporti digitali. L’86% delle scuole e il 77% nelle università italiane conta di investire risorse in eLearning nei prossimi anni: oggi in media il mondo dell’istruzione investe il 5% del totale del proprio bilancio in soluzioni di Ed-Tech.
Il fatturato dei provider italiani di Education Technology vale circa 19,5 miliardi di euro.
Il fatturato totale delle aziende che operano nell’ED TEch vale circa 39 miliardi di euro (dati relativi al 2020), la metà di queste aziende opera prevalentemente per l’Educational Technology, l’altra metà offre servizi di tecnologia e consulenza anche ad aziende di altri settori.

La formazione sul web offre grandi vantaggi in termini di accessibilità e di flessibilità nella fruizione, ma comporta ancora oggi investimenti necessari.
Sicuramente tutti gli esperti del settore concordano su come la nuova tecnologia del Web 3.0 avrà impatti significatovi sul mondo della formazione.    
L’evoluzione delle tecnologie di realtà aumentata offre soluzioni per supportare i processi formativi ed educativi e l’apprendimento diventa “esperienza”, consentendo percorsi per le competenze innovativi, in particolare nel rapporto tra docente e allievo.  
Stimola inoltre un indotto di fornitori di tecnologia e di nuovi contenuti molto interessante dal punto di vista sia qualitativo sia quantitativo: piattaforme per la formazione, hardware, software per la gestione, oppure contenuti formativi su specifici argomenti e in diverse modalità. Il web 3.0 nel caso dell’Ed-Tech è una tecnologia, un medium, che cambia anche il messaggio, cioè i contenuti stessi della comunicazione. I podcast, le video-lezioni, le aule virtuali con visori e in 3D sono destinati a far parte di modalità miste che mettono assieme modi e forme diverse di didattica, aumentando l’efficacia dei percrosi. I principali servizi erogati, invece, si dividono in due categorie: consulenziali, per gli educatori, e di finanziamento, per studenti e individui. 

Dal 2017 al 2021 si è registrata una crescita costante di startup dell’Ed Tech, che offrono soluzioni tecnologiche e contenuti formativi focalizzati in particolare su processi di upskilling e reskilling, finalizzati ad aumentare una dimensione sociale dell’apprendimento, tramite la creazione di comunità animate dall’interazione e dalla condivisione dei percorsi formativi reinterpretati come” esperienze” e come strumenti abilitanti per lo sviluppo delle comunità e delle persone.
In Italia sono nati due acceleratori specializzati in Ed tech, FuturED, con sede nel HFarm campus di Treviso, e NextEdu con sede nelle OGR di Torino.
La pandemia ha accelerato una tendenza che era già avviata, dando un sostanziale contributo per superare le iniziali diffidenze verso il sistema della formazione a distanza: una dinamica simile a quella che si è avviata con il lavoro lavoro da remoto e con lo Smart Working. La prossima sfida consiste ora secondo gli esperti dell’osservatorio sull’EdTech nel rendere la “tecnologia una parte integrante del processo educativo e di formazione”, superando una fase iniziali di sperimentazione. Edtech Italia, il network delle aziende delle Start Up e delle Scale Up dell’Ed Tech e parte della European Edtech Alliance, pensa l’apprendimento come “progresso sostenibile” e promuove il digitale come strumento per innovare “come si impara e che cosa si impara”. 

Diego Castagno

Condividi questo articolo