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Anche una ‘torinese’ tra le 50 donne più innovatrici d’Europa

“Women techEU” è il nome con cui la Commissione Europea premia le 50 migliori StartUp sul territorio comunitario e tra di loro c’è anche una “torinese”. Le virgolette però in questo caso sono d’obbligo perché la donna in questione è indiana e proviene infatti da Chennai sul golfo del Bengala, anche se ha scelto Torino, ed in particolare le strutture all’avanguardia del Politecnico, e nello specifico l’incubatore I3p per sviluppare la sua StartUp insieme al marito. Il suo progetto è denominato Clearbox AI e si inserisce in un discorso di un uso e sviluppo consapevole delle intelligenze artificiali, in particolare sulla delicata questione di ridurre il bias dovuto ad eventuali dati ‘sporchi’ inseriti per il loro funzionamento. Ora grazie al premio, oltre ad un’accresciuta visibilità potrà disporre anche di 75mila euro ulteriori per la ricerca. Secondo quanto riferito al Corriere della Sera lei è molto soddisfatta della qualità della vita torinese ed aggiunge che percepisce chiaramente l’importanza di essere stata premiata con questo riconoscimento in un settore che vede la partecipazione di minoranze e femminile ancora molto distante da una situazione di equità. Si esprime poi così sulla propensione europea a penalizzare eccessivamente chi rischia per tentare di innovare:

“Creare una startup è molto rischioso perché c’è un elevato tasso di fallimenti, sarebbe bellissimo creare un ambiente dove fallire non è negativo: una rete di sicurezza, per poter essere liberi di creare e innovare senza paura. Ma andrebbe cambiata una mentalità che è molto avversa al rischio rispetto agli Usa, in Europa c’è più resistenza nel tentare nuove strade». Quanto al sostegno delle imprese «femminili» innovative, lei non le definirebbe così. Pensa che un’azienda debba essere inclusiva, per cogliere le «tante sfumature di mondo.”

Edoardo Valle