Inchiesta

Land of opportunities – aGrisù

Parlare con Marco Ivaldi,​ docente di neurofisiologia​ del movimento, promotore della start up ​aGrisù, è davvero andare oltre. Si perché la sua società oltre a creare un sistema di rilevamento e scambio dei dati ambientali parametrati con quelli fisiologici che coinvolge le persone, si muove nell’ottica di un processo innovativo e partecipativo finalizzato alla ricerca di nuove conoscenze nel campo della prevenzione per la salute e di un miglioramento del benessere della società. Un mix che lega strettamente proposte ambientali, ricerca e interventi sul sociale privilegiando i più giovani.

Una start up che ha raccolto riconoscimenti anche a livello internazionale. ​aGrisù ha da poco avviato un monitoraggio in dodici scuole della città di Torino come partner del progetto europeo InAirQ (Indoor Air Quality). Un programma che denuncia e sensibilizza sui rischi che corre la popolazione che spesso trascorre la maggior parte delle ore della propria giornata all’interno di edifici, rivolgendosi in particolare alla salute dei più giovani.

Che non siano di vuoti principi lo dimostra la sfilza di proposte che Ivaldi porta avanti,​ ad esempio in materia di scuola e salute. Non si tratta di processi costosi ed in realtà la come Svizzera (gli esperimenti di Macolin ne sono un esempio) e Nord Europa sono ormai pratiche ordinarie mentre in Italia spesso si assiste alla mancanza di una seria volontà politica per migliorare questa situazione.

Per aGrisù la questione inquinamento resta centrale, data la sua relazione con​ salute e stili di vita. Chiunque quindi, secondo questo approccio, dovrebbe poter accedere con facilità alle informazioni relative alla qualità dell’aria nel luogo in cui risiede​. aGrisù processa ogni giorno 36 Gb di dati per ottenere informazioni dai sistemi fotosatellitari sugli inquinanti in tutta Europa​. Come start up innovativa e spin off accademico i ricercatori di aGrisù hanno brevettato a livello europeo e statunitense un algoritmo in grado di relazionare la frequenza cardiaca e quindi gli atti ventilatori con l’assorbimento umano degli inquinanti aerodispersi.

Il sogno di un monitoraggio diffuso e partecipativo ha avuto un punto di svolta con la realizzazione de Lacentralina, uno strumento,ora finalmente in commercio, dotato di avanzati sensori  in grado non solo di rilevare e misurare elementi inquinanti ma di relazionarli con la presenza umana. I dati raccolti da aGrisù si possono inserire in dispositivi elettronici per sport e tempo libero, come cardiofrequenzimetri o smart-watches, grazie alle app personalizzate, in grado di fornire all’utente un servizio aggiuntivo che mostra il livello degli inquinanti e la qualità dell’aria nel luogo in cui si effettua l’allenamento.

aGrisù ha quindi sviluppato strumenti di monitoraggio in grado di fornire, in tempo reale, gli indici di qualità dell’ambiente circostante e il tasso di assorbimento degli agenti inquinanti.

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