Interventi

La risorsa delle mappe mentali

di Miguel Scordamaglia e Nadia Achaab.

Essere artisti e imprenditori, riorganizzare le proprie creazioni, sentirsi liberi di credere nelle proprie capacità e vederle realizzate: molti vorrebbero far decollare le loro idee ma non hanno gli strumenti giusti per farlo. Un metodo utile per chiarirsi le idee e renderle fruttuose consiste nell’uso delle mappe mentali.

Cosa sono le mappe mentali? Si tratta di uno strumento di rappresentazione grafica del pensiero creativo, ideate e teorizzate dal cognitivista inglese Tony Buzan, e permettono di evocare immagini e parole, da associare in chiave personale. La struttura delle mappe mentali è di tipo gerarchico-associativo: tutti i concetti sono ricollegabili al centro della mappa, anche se non mancano le associazioni trasversali tra i vari concetti. La presenza di colori e immagini evocative, combinate con parole e concetti, permette di stimolare sia l’emisfero cerebrale destro, creativo, che quello sinistro, razionale, mettendo a sistema e incentivando l’uso di facoltà come la memoria, l’intuizione, la creatività e la fantasia.

Le mappe mentali aiutano a fare emergere le nostre risorse inconsce; usate durante un brainstorming  (letteralmente tempesta del cervello) aumentano le capacità evocative personali e di gruppo, stimolando la generazione di nuove idee. Disegnare una mappa mentale è infatti un modo efficace di visualizzare il proprio pensiero aiutandoci a riflettere, apprendere, memorizzare ed organizzare.

Come si fanno le mappe mentali? Prima di iniziare è fondamentale munirsi di una serie di matite o pennarelli colorati. Si procede quindi con riversare i contenuti su un foglio, attraverso un meccanismo associativo: si pone al centro il tema di partenza da sviluppare e, successivamente, si sviluppano a raggiera tutti i concetti collegati gerarchicamente in senso orario, partendo con il primo in alto a destra, e ricombinando gli elementi della mappa, attraverso un processo di associazione mentale virtualmente infinito. E’ importante considerare la differenza sostanziale con le mappe concettuali, che prevedono due momenti distinti: prima vengono individuati i concetti e successivamente gli stessi vengono ricombinati (modello connessionista). Esistono sul mercato parecchi software che consentono di ottenere lo stesso risultato, anche se il processo creativo “fatto a mano” risulta essere più stimolante.

Mappa mentale del libro: Nella Testa di Steve Jobs, Leander Kahney, Sperling & Kupfer (2011)

Le “solution map” rappresentano una via di mezzo tra l’evocatività delle mappementali e l’espressività tipica delle mappe concettuali. Si tratta di uno strumento versatile poiché possono essere sia strumenti creativi, sia strumenti cognitivi. Il loro utilizzo può variare dinamicamente: una solution map potrebbe nascere come mappa creativa, evolversi in tal senso raccogliendo idee e spunti, iniziare a strutturare informazioni sintetiche, articolarsi maggiormente e trasformarsi infine in una mappa cognitiva a tutti gli effetti. Se per un verso questo stempera gli aspetti peculiari della solution map come mappa cognitiva o come mappa creativa, per l’altro rende le solution map strumenti particolarmente versatili, che possono essere impiegati in contesti molto diversi.

Perchè le mappe mentali possono essere utili per le start up innovative? Le start up innovative spesso inventano beni e servizi che ancora non esistono, proponendo soluzioni nuove o ricombinando soluzioni esistenti e inventando così una proposta originale che offre nuove risposte a problemi o bisogni esistenti. È necessario quindi partire da un’idea applicabile sul mercato e che risolva un problema. Più grande è il problema che risolve e maggiori sono le probabilità di successo della start up.

Ovviamente pensare in maniera razionale ad una cosa che non esiste è molto difficile.

Mappa mentale dei temi da trattare in un business plan ideale

Bisogna osare ed uscire dai propri rigidi schemi mentali, aiutarsi con una mappa mentale per seguire il flusso dei pensieri è uno dei modi più semplici per attingere alla propria parte creativa. La maggior parte delle imprese di successo investono tempo prezioso per assicurarsi di avere un progetto di successo, creando un business plan. Stilare un piano di impresa aiuta a sviluppare al meglio le proprie idee limitando gli sprechi e la dispersione di capitale. La mappa mentale qui può essere di grande aiuto in fase di raccolta delle idee e organizzazione dei contenuti da sviluppare. Quando si ha un progetto ben definito e una direzione verso cui andare, sarà molto più semplice arrivare a gestire una start up di successo. Altri contesti applicativi delle mappe mentali in una start up possono essere:pianificazione strategica, ricerca e sviluppo, formazione. Una considerazione conclusiva Le idee che funzionano devono trovare le persone giuste che le sviluppino. Come dice Jack Ma, il fondatore di Ali Babà, il più grande sito di e-commerce del mondo: “You need the right people with you, not the best people” (Hai bisogno di avere le persone giuste, non le migliori). Una volta avuta una buona idea, è necessario attorniarsi di persone energiche e positive, che condividano gli stessi obiettivi e che siano disposte a fare sacrifici per vedere realizzato il risultato finale. Il gruppo di lavoro è un elemento essenziale per favorire lo sviluppo di un business, è necessario che vengano messi da parte i propri individualismi, per apportare positività e creare una squadra che porti la tua start up al successo che merita. Le mappe mentali possono essere uno strumento divertente ed efficace per fare comunicare e condividere le idee di questo gruppo, in modo da aiutare a creare e mantenere un business di auspicato successo.

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