Torino al centro della strategia italiana per i semiconduttori
Si è tenuto l’11 aprile, presso l’International Training Centre of the International Labour Organization (ITC-ILO), l’incontro “L’Ecosistema Nord-Ovest dei Semiconduttori”, un evento che ha riunito rappresentanti istituzionali e imprese delle regioni Piemonte, Lombardia e Liguria per delineare una strategia congiunta e ambiziosa: posizionare il Nord-Ovest italiano come protagonista nello sviluppo dell’industria europea dei semiconduttori.
Con oltre 1.200 imprese attive nella filiera, queste tre regioni rappresentano una delle aree più dinamiche del Paese in un settore strategico definito da molti come “il petrolio del futuro”. L’evento odierno ha avuto l’obiettivo di raccogliere esigenze, proposte e visioni delle imprese per costruire un piano di sviluppo condiviso, in linea con le opportunità offerte dal Chips Act europeo.
Il Piemonte, in qualità di presidente della European Semiconductor Regions Alliance (ESRA), ha presentato una visione strategica destinata a Bruxelles, valorizzando il know-how locale e il potenziale di crescita dell’intero territorio. Attualmente, la regione conta 534 imprese, con un valore di produzione pari a 1,7 miliardi di euro, ovvero il 24,3% del mercato nazionale.
La Lombardia si conferma la regione con il maggior numero di imprese attive nel settore – 622, tra grandi player, PMI e startup – mentre la Liguria, pur con una base più contenuta di 69 imprese, si distingue per la presenza di importanti centri di ricerca, come l’Istituto SPIN del CNR e il Dipartimento di Fisica dell’Università di Genova.
Uno dei temi centrali emersi durante l’incontro è stato il fabbisogno di competenze specializzate. Le imprese segnalano l’urgenza di inserire tecnici di produzione, ingegneri hardware e software, oltre a figure nei settori amministrativo e marketing. Per oltre il 40% delle aziende, la formazione continua è vista come una leva decisiva per affrontare le sfide del mercato in costante evoluzione. Sul fronte degli investimenti, circa il 40% delle imprese intervistate ha dichiarato di essere pronta ad aumentare la propria capacità produttiva e a sviluppare progetti di ricerca avanzata, a condizione di poter contare su incentivi pubblici, agevolazioni fiscali e strumenti di finanziamento dedicati. Il rafforzamento del networking e il sostegno delle istituzioni sono stati indicati come fattori chiave per stimolare sinergie e attrarre nuovi capitali.
Tra le realtà di punta presenti all’evento spiccano MEMC Electronic Materials S.p.A., filiale della taiwanese GlobalWafers, che ha investito 400 milioni di euro in un impianto di produzione di wafer in silicio; la Vishay, multinazionale americana con sede storica a Borgaro Torinese; e SPEA, azienda piemontese leader mondiale nei sistemi di test per semiconduttori. Queste eccellenze industriali sono il simbolo di un comparto che già oggi compete a livello globale, ma che guarda con determinazione a un futuro ancora più ambizioso.
Durante l’incontro, Andrea Tronzano, assessore allo Sviluppo delle Attività Produttive della Regione Piemonte, ha ribadito la volontà di fare squadra:
“Piemonte, Lombardia e Liguria hanno un’opportunità concreta di influenzare le politiche europee, rafforzando la nostra posizione e facilitando l’accesso ai fondi destinati alla ricerca e all’innovazione.”
Elena Chiorino, vicepresidente della Regione Piemonte, ha sottolineato l’importanza di colmare il mismatch tra domanda e offerta di lavoro:
“Dobbiamo puntare sulla formazione tecnica e sull’alta specializzazione, per potenziare la capacità di innovazione delle nostre imprese e dei centri di ricerca.”
Infine, Guido Guidesi, assessore allo Sviluppo Economico della Regione Lombardia, ha evidenziato il valore della collaborazione interregionale:
“Solo con una visione comune possiamo attrarre investimenti strategici e costruire una filiera dei semiconduttori solida e competitiva.”
Le proposte e i bisogni emersi oggi verranno raccolti in un documento strategico che sarà portato a Bruxelles, contribuendo a orientare le scelte europee e garantire che le risorse disponibili vengano investite nelle aree a più alto potenziale di sviluppo. L’obiettivo è chiaro: fare del Nord-Ovest italiano un polo europeo di riferimento per la ricerca, la produzione e l’innovazione nel settore dei semiconduttori.