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Comune di Torino: un nuovo piano per l’economia sociale

Il 18 luglio 2024, presso la Camera di Commercio di Torino, è stato presentato un ambizioso progetto nato dalla sinergia tra l’Ente Camerale e la Città Metropolitana di Torino: un Piano dedicato allo sviluppo dell’economia sociale nella regione torinese. La presentazione ha visto la partecipazione di Guido Bolatto, segretario generale della Camera di Commercio di Torino, e Sonia Cambursano, consigliera della Città Metropolitana con delega a turismo, attività produttive, sviluppo economico e pianificazione strategica.
“La Città metropolitana di Torino lavora per integrare il Piano d’azione per l’economia sociale con il Piano strategico metropolitano” ha dichiarato Sonia Cambursano “nella consapevolezza che le pratiche di innovazione sociale sono perfettamente in linea con gli assi già individuati ‘Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura’ e ‘Inclusione sociale’, dove già si prevede di valorizzare il potenziale di impresa delle economie dei servizi alla persona e alla famiglia, dei servizi di comunità e di territorio, qualificando lavoro, processi, tecniche e competenze del terzo settore e dell’impresa sociale. Tra l’altro, la Città metropolitana di Torino investe già nel programma InnoSocialMetro per aumentare la capacità delle micro e piccole imprese del territorio di generare, attraverso la propria attività for profit, impatti socialmente desiderabili: abbiano messo a disposizione un sostegno finanziario composto da un contributo in conto interessi e da un contributo a fondo perduto, per un investimento totale di 1 milione e 300mila euro”.
Guido Bolatto ha rimarcato il ruolo pionieristico di Torino in questo ambito: “La nostra esperienza, che ha portato alla nascita e allo sviluppo dell’ecosistema di Torino Social Impact con più di 300 realtà coinvolte, e la nostra ampia rete di contatti risultano fondamentali per la redazione del Piano locale, ma anche per accreditarci sempre di più come interlocutori strategici sia in ambito nazionale, al tavolo di lavoro con Ministero e Sistema camerale nazionale, sia in ambito europeo, dove siamo stati chiamati più volte a presentare il nostro modello di attività”.
“Lo sfondo di questa iniziativa è disegnato dai documenti comunitari, che attribuiscono all’impresa sociale un ruolo non solo di welfare e redistributivo, ma anche industriale e di sviluppo economico, – commenta Mario Calderini di Torino Social Impact – considerando la social e impact economy nel perimetro delle politiche industriali per una crescita più equa e inclusiv. La strada tracciata da Torino e da alcuni altri territori che si stanno muovendo analogamente richiede questo salto di paradigma politico, unito alla riscoperta del valore dei processi trasformativi dal basso, scegliendo come unità di azione politica gli ecosistemi locali, pur nel quadro di un disegno nazionale. Un nuovo paradigma anche per l’impact investing, affinché gli si attribuisca finalmente una dimensione politica, definendo un rapporto diverso tra pubblico e privato e un punto di incontro tra trasferimento tecnologico e terzo settore”.
Il progetto torinese si inserisce nel più ampio quadro delle politiche europee per l’economia sociale. Già nel 2017, il Pilastro Europeo dei Diritti Sociali includeva principi chiave come l’occupazione, le competenze e la riduzione della povertà. Successivamente, la Commissione Europea ha adottato un Piano d’azione per l’economia sociale, culminato nella Raccomandazione del Consiglio dell’UE del novembre 2023, che invita gli Stati membri a sviluppare condizioni quadro favorevoli per l’economia sociale. In Italia, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha avviato nel maggio 2024 un gruppo di lavoro dedicato all’economia sociale, dimostrando l’impegno a implementare queste raccomandazioni a livello nazionale.
Il Piano per l’economia sociale nel Torinese prevede un ampio coinvolgimento degli attori locali per definire obiettivi e azioni concreti. Tra questi, spiccano la promozione di un modello di crescita economica sostenibile, il rafforzamento della collaborazione pubblico-privata per l’impatto sociale e il sostegno a una transizione ambientale socialmente sostenibile. Il piano, la cui redazione si concluderà entro il 2024, si propone di posizionare Torino come uno dei migliori luoghi al mondo per fare impresa sociale, sfruttando al massimo le opportunità offerte dai fondi nazionali ed europei.

Il territorio della Città Metropolitana di Torino ospita oltre 4.200 realtà del Terzo Settore, che rappresentano il 46% delle organizzazioni piemontesi e il 3,4% di quelle nazionali. Tra queste, le associazioni di promozione sociale e le organizzazioni di volontariato costituiscono la maggioranza, seguite da un numero crescente di imprese sociali. Inoltre, le società benefit, organizzazioni for profit che perseguono finalità di beneficio comune, sono in forte aumento, con 201 registrate alla fine del primo trimestre 2024.
Il piano presentato segna un passo fondamentale verso un futuro in cui l’innovazione sociale e l’impresa sociale non solo arricchiscono il tessuto economico torinese, ma contribuiscono anche a creare un modello di sviluppo sostenibile ed equo, capace di ispirare altre regioni in Italia e in Europa.